Legami di terra

Tre testimonianze di tradizione contadina e pratiche agricole sostenibili in Alta Langa

di Sabrina Allegra e Stefano Di Marco

Le Langhe cuneesi, una regione eterogenea articolata in comuni della Bassa e dell’Alta Langa, sono conosciute a livello nazionale e internazionale non solo per i prodotti enogastronomici d’eccellenza qui realizzati, ma anche per i meravigliosi paesaggi collinari votati principalmente alla viticoltura, inseriti dal 2014 tra i siti Patrimonio dell’Unesco.
Prima di iniziare questo lavoro di indagine e di documentazione, questi rappresentavano i punti cardine della nostra conoscenza delle Langhe cuneesi, una visione sostanzialmente turistica e di fatto omologante che niente ha a che fare con le molteplici sfaccettature socio-culturali di queste terre e di chi le popola.
E come succede per la copertina di un libro, “mai giudicarlo solo da essa”, così le Langhe vanno scoperte dal nucleo più profondo, vanno ascoltate dall’interno, da donne e uomini che le vivono tutti i giorni.
Le “nostre” Langhe, a cui ora non possiamo che sentirci legati affettuosamente, sono quelle del lavoro e della fatica, di chi le abita e le vive da generazioni, custodi di conoscenza e tradizioni contadine – oggi attuali più che mai – che ci raccontano un pezzo della nostra storia contemporanea.
Raccontano, in fondo, le nostre radici suggerendoci la strada da percorrere per riscoprire il valore della terra intesa, in tutto questo lavoro, sì come base fertile funzionale alle pratiche agricole, ma anche – e soprattutto – come risorsa collettiva, il vero patrimonio dell’umanità.
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