ISBN 9791255450061
“Tini” Jahier (1902-1975) un pastore fotografo
a cura di Tatiana Barolin, Federico Jahier, Davide Rosso
Le fotografie di Roberto (Tini) Jahier raccontano un mondo e parallelamente sono espressione della visione del “pastore fotografo” sui lavori contadini, la realtà valdese, la riflessione biblica e la fede.
Il presente volume, e la mostra a cui fa riferimento, è frutto di un lavoro compiuto su un corpus di foto di Jahier messo a disposizione dalla famiglia che ha visto coinvolte alcune persone delle comunità di Bobbio Pellice, di Villar Pellice e di Luserna San Giovanni cercando così di dare dei nomi ai volti e ai luoghi ritratti. La dimensione di “testimonianza” delle fotografie di Jahier ha ripreso sostanza.
Le persone ritratte hanno riacquistato in alcuni casi un nome e un cognome, i luoghi una collocazione geografica, le azioni quotidiane un senso particolare. Le sessanta foto raccolte, estrapolate dal ben più corposo archivio di negativi di Tini Jahier, presentano luoghi e mestieri, scatti che sono “testimonianza” e frutto di scelte ben precise per raccontare il mondo. La camera indica l’inquadratura e l’esposimetro la luce, l’abito deve essere appropriato a quanto si deve dire, così come gli strumenti che si hanno in mano. La realtà delle Valli diventa lo studio fotografico.
Nelle foto di Jahier la quotidianità è importante così come lo sono le relazioni. Gli uomini e le donne sono ritratti nel loro fare, i bambini hanno un ruolo importante così come gli animali. Gli edifici sono usati come scena in cui mostrare i soggetti.
La parola, se usata nel titolo o nella didascalia, nei libri o nei calendari Valli Nostre, condiziona la lettura, è come un indicare il fuoco a cui puntare per l’interpretazione.
Per Jahier l’immagine comunica anche di per sé diventando talvolta simbolica passando dal riprodurre un gesto quotidiano al parlare della trascendenza quando è affiancata a un versetto biblico.
Il focus si sposta e la narrazione cambia.
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15,00 €
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